Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
(Martha Medeiros)
Ciao, sono felice che hai passato una serata bellissima, Te ne auguro altre 100000000000! Ciao
RispondiEliminaCiao! grazie del commento..sono passata a fare un giretto per il tuo blog "scintilloso". Bello mi piace! Buon lunedi
RispondiEliminaihihhihihihihihuhuhuhuhuuhuhuhihihhikfhfkhfhkpsfgh...
RispondiEliminabuona vera la schiuma???????
grazie a te della serata, serviva proprio a tt e due un po' di sano divertimento!!!!
e grazie x ql k hai scritto..ank una volta mi ha lasciato senza fiato..
ti voglio bene!
Ciao,buona serata!
RispondiEliminaFRA.
RispondiEliminaSempre gentile a portarmi un tuo salutino
Ti do il buon giorno con questa tenera favola ...........
C'èra una volta una fanciulla,
di bell'aspetto giovanissima come Francesca ,
dai modi gentili e dal cuore generoso .........uguale a lei .
Un giorno le fu donato un vaso, un normalissimo vaso,
ma per lei aveva qualcosa di speciale.
Proprio per chi glielo aveva donato.
Tutti i giorni lo ammirava e cominciò così
a pensare che quel vaso fosse il posto ideale
per racchiudere tutti i suoi sogni, tutti i suoi più
intimi segreti e pensieri...
Le bastava guardarlo per essere convinta
che quello che desiderava volasse come
per incanto al suo interno.
Ma un giorno, non si sa per quale motivo,
forse per distrazione, superficialità o chissà cos'altro,
il vaso cadde e si frantumò!
La fanciulla fu colta da una disperazione profonda.
Non sapeva darsi pace per l'accaduto dandosene
tutte le colpe.
Ma il vaso cadde da solo, lei non ne aveva colpa.
Pensò che tutto quello che c'era al suo interno
era svanito per sempre, che i suoi sogni erano
persi per sempre e smise di sognare...
Tutto quello che un tempo era il vaso
fu riposto in una scatola. Non lo gettò.
Il tempo passava e lei quasi non se ne ricordava nemmeno,
perchè incosapevolmente aveva ricominciato
a sorridere, a sognare...
Ma un bel giorno, chissà, forse un pensiero,
le tornò in mente il vaso.
Allora lo prese dalla scatola, ne tirò fuori i cocci
e cominciò con abile pazienza e maestria
ad incollarne i pezzi.
Una volta finito il vaso era di nuovo in piedi.
Lei sapeva non poteva più essere come prima.
Che quello che era stato un tempo al suo interno
era svanito per sempre.
Ma lo tenne dove era prima, per ricordarsi di quello che
aveva rappresentato e che non serve altro, per i nostri sogni, se non
il nostro cuore, la nostra mente e la nostra anima.
BACI ..lINA