"...e da allora sono perché tu sei,
e da allora sei, sono e siamo,
e per amore sarò, sarai, saremo."
Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
(Martha Medeiros)
SONO FELICEEEEE, SONO DAVVERO TROPPO FELICEEEEEEEEE!!
FELICE COME NON E’ MAI SUCCESSO, COME NON E’ MAI STATO. E NON C’E’ GIORNO UGUALE A QUELLO PASSATO, NON ESISTE SECONDO PASSATO CON TE CHE POSSA VOLERE PIU’ BELLO.
ORMAI SEI TU IL MIO ANGELO, SEI TU CHE FAI PARTE DI ME.
SEI TU…SEMPLICEMENTE FANTASTICO, TU CHE SEMPLICEMENTE MI FAI VIVERE.
NON PENSAVO POTESSE SUCCEDERE DAVVERO ANCHE A ME TUTTO QUESTO, PERCHE’ SEMBRAVA DAVVERO TROPPO BELLO…ED E’ DAVVERO TROPPO BELLO, TROPPO CHE HO PAURA A DIRLO AD ALTA VOCE PER PAURA CHE POSSA SVANIRE.
SEI LA LUCE CHE E’ ARRIVATA QUANDO TUTTO SEMBRAVA TUTTO UGUALE, SEI TU.
TI ADORO MIO UNICO GRANDE AMORE. QUANDO MI SORRIDI E MI BACI, QUANDO MI TIENI PER MANO, QUANDO MI STRINGI FORTE FORTE, QUANDO MI DICI CHE SONO LA TUA UNICA PRINCIPESSA, QUANDO MI RIEMPI DI COCCOLE, QUANDO DAVANTI A CASA NON MI LASCERESTI PIU’ ANDARE VIA, QUANDO TUTTE LE VOLTE CHE MI VIENI A PRENDERE METTI QUELLA CANZONE, QUANDO SEMPLICEMENTE MI VUOI BENE, QUANDO MI ACCAREZZI, QUANDO TROVI LE PAROLE GIUSTE, QUANDO NON TI DIMENTICHI DI NULLA, QUANDO TI PREOCCUPI SE SONO TORNATA A CASA, QUANDO MI PRENDI IN BRACCIO ANCHE SE NON VOGLIO, QUANDO FAI IL GELOSO SENZA MOTIVO, QUANDO MI PRENDI E MI BACI…QUANDO SEI TU.
TI ADORO…PERCHE’ MI HAI RESO FELICE, COME NESSUNO HA MAI FATTO, PERCHE' MI STAI REGALANDO UNA FAVOLA BELLISSIAMA, PERCHE' MI STAI FACENDO VIVERE.
HO IMPIEGATO TROPPO AD ACCORGERMI DI TE, ORA NON VOGLIO PERDERTI, NON POSSO PIU' FARE A MENO DI TE MIO PICCOLO GRANDE AMORE.
Accendo la musica e non riesco più a spegnerla, una canzone dopo l’altra passano le ore. Le sere davanti alla televisione o nel letto a messaggiare fino a tardi.
I libri che dalla scrivania si fanno sentire, vogliono essere aperti perché è arrivato il momento.
Oggi pagella, fin troppo bella e il problema è mantenerla quella media.
Si prospetta qualcosa di incredibile: domani storia (nuovamente), 70 pagine di arte, una verifica di fisica venerdì prossimo che in qualche strano modo deve andare bene, poi come sempre filo e mate che interrogano.
E poi tu, tu, tu, tu, tu ancora tu, solo tu.
Cosa dire di te…sei te…niente altro…tu che rubi qualcosa di me e qualche sorriso ogni tanto, tu che mi ridai la speranza, chissà se vana o meno, di tornare a sperare in qualcosa di bello…
Tu che mi rubi qualche sogno da qualche giorno ormai, tu che mi riempi di una strana sensazione fin troppo bella che non provavo ormai da tempo.
Come andrà a finire?! È questo che mi fa paura.
Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo, ai primi anni al liceo quando mi scottavo per niente e la mia voglia di sognare era fin troppo immensa, irreale credo.
Ora vado….fraaa….
Jonathan è quel vivido, piccolo fuoco che arde in tutti noi, che vive solo per quei momenti in cui raggiungiamo la perfezione.
il mio fratellone, Iaione.
già da piccola lo chiamavo sempre così, da piccola quando litigavamo ogni giorno per qualsiasi tipo di cosa.
è quasi un anno che non abiti più qua, un anno il 13 settembre e la tua mancanza si sente, anche se una volta non l'avrei mai pensato.
perchè tu sei ed eri tu, il mio fratellone grande.
un esempio, un esempio da seguire, con il tuo carattere, il tuo modo di fare, il tuo essere te stesso, il tuo avere sempre ragione, la tua determinazione e tutto quello che sei.
tu che mi hai insegnato le prime cose, tu che mi facevi giocare quando ero ancora piccola, tu che mi venivi a prendere all'asilo, tu che ti arrabbiavi se prendevo le tue cose, tu che mi facevi le boccacce e io mi mettevo a piangere, tu che mi mettevi ogni giorno un soprannome nuovo...tu che ancora adesso, e forse nemmeno lo sai, continui ad insegnarmi tante cose.
e penso che non smetterai mai di farlo.. mi viene in mente quando facevo le medie e tu mi aiutavi a fare inglese e mi dicevi sempre "vieni dal tuo maestro!!", si forse avevi ragione...devi essere qualcosa del genere per me....e non te l'ho mai detto: ti voglio bene.
in fase di costruzione il seguito....