Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(Martha Medeiros)

mercoledì 30 luglio 2008

il vento

fuori è buio, perchè è già mezzanotte...e le stelle non ci sono, sono state spazzate via da un colpo di vento...da un vento ribelle, da un vento caldo che asciuga pozzanghere di lacrime, da un vento che sconvolge, da un vento che passa e rivoluziona. da un vento rumoroso e amico...perchè si avvicina alle tue orecchie e ti sussurra "io soffio via, lontano, quelle lacrime salate e amare dal tuo sentiero, ma il capitolo successivo della tua storia tocca a te cambiarlo..."
e così con questo vento che cerca di entrare dalla finestra per mettere a soqquadro i pensieri della mia scrivania io posto qua una poesia che merita davvero un po' di spazio, consigliata da Adamus (http://adamus-adamus.blogspot.com/)

Il vento è un cavallo: senti come corre per il mare, per il cielo.

Vuol portarmí via: senti come percorre il mondo per portarmi lontano.

Nascondimi, tra le tue braccia per questa notte sola, mentre la pioggia rompe contro il mare e la terra la sua bocca innumerevole.

Senti come il vento mi chiama galoppando per portarmi lontano.

Con la tua fronte sulla mia fronte, con la tua bocca sulla mia bocca, legati i nostri corpi all'amore che ci brucia, lascia che il vento passi senza che possa portarmi via.

Lascia che il vento corra coronato di spuma, che mi chiami e mi cerchi galoppando nell'ombra, mentre, sommerso sotto i tuoi grandi occhi, per questa notte sola riposero, amor mio.

e dopo questi versi non siete senza parole?!
fra

2 commenti:

  1. Grazie, mi chiamo adamus! hahaha!!
    dai, non importa, chiamami come Vuoi, grazie di aver postato la Poesia....in quel sito, c'è ne sono altre belle Poesie di Neruda, fai scorrere la barra laterale. Poi in basso ci sono anche Poesie di Kalhil Gibran e Herman Hesse, basta cliccare sul loo nome, ciao, buona giornata!

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  2. Molto belle le Tue frasi sul vento!

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Ciao a tutti!!!mi raccomando lasciate una traccia del vostro passaggio, mi farà piacere venirvi a trovare!