Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(Martha Medeiros)

giovedì 31 luglio 2008

nuvole, nuvole, nuvole...


Un giorno che non saprai cosa fare, o semplicemente avrai voglia di staccare dalla monotonia della tua routine, prenditi qualche minuto di tempo e mettiti a guardare il cielo…ma non un cielo sereno bensì un cielo dipinto da morbide nuvole bianche. Nuvole bianche dalle molteplici sfumature nelle quali, liberando la mente, puoi perdere i tuoi pensieri.

Nuvole che fanno prigioniere piccole e grandi goccioline, goccioline di oceani, mari, fiumi, goccioline di lacrime folli, di lacrime di un amore finito, di lacrime artefici di piccoli e profondi solchi su guance di grandi e piccini.

Fissale bene quelle nuvole lassù, fissale e abbandona l’ordine, la rigorosità che ti opprime…lascia spazio a quella che si chiama fantasia e che troppo spesso viene dimenticata.

Guarda il lento danzare di quelle nuvole, guarda come corrono, guarda come cambiano e cogli la loro magia.

La loro capacità di essere libere e senza regole.

Guarda ancora, non smettere di guardare lassù in alto a mille miglia da te.

Vedrai cavallucci marini che diventano rondini, granchi che si sciolgono in lampade di Aladino, brioches e coccodrilli che lasciano posto a delfini che nuotano e aquile che volano.

Allora, a questo punto, capirai che quelle nuvole non hanno ancora perso la loro voglia di sognare e di “vivere”perché non hanno limiti, non hanno vincoli: sono solamente libere.

Capirai che quindi si può vivere senza paure, senza dar troppa importanza a ciò che è intorno a te se ciò che fai ti rende felice.

Capirai che i sogni esistono e che esiste ancora qualcuno che ci crede e ancora qualcuno che può realizzarli.

….e sarà scontato, e sarà banale ma forse sarà pure vero…

se puoi sognarlo, puoi farlo.

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