Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(Martha Medeiros)

sabato 12 aprile 2008

ciao e non tornare più.

7 aprile ’08

Tutti a quelli a cui parlo mi dicono solo una cosa “è meglio così, credici”.

È meglio così, ma sarà davvero così meglio?!forse si…forse perché non ti ho mai conosciuto. Forse perché pure l’ultimo giorno di quella grande favola, così come la chiamavo pochi giorni fa, mi hai sorpreso. Pugnalandomi alle spalle, però. E questo non me lo aspettavo, no non me lo aspettavo proprio. È dura si. È stata dura sta mattina passare dalla stazione, vedere quel piccolo posticino che è sempre stato “solo nostro”, vedere il tuo pulman, vedere te e far finta di non averti visto, per sembrare tranquilla ai tuoi occhi. Per sembrare senza problemi, per far sembrare che sabato non sia mai esistito.

È dura leggere il tuo nome, su un vecchio foglio di italiano. È dura vedere la tua lettera, pensare “chissà cosa stai facendo ora” e accorgermi che non fai più parte di me. Ma quando mi accorgerò per davvero che te ne sei andato?! Che non ci sei proprio più?! Puoi non esserci più ora tutti i giorni con i tuoi messaggi, con le tue parole, con i tuoi baci eppure sei ancora troppo vivo nella mia mente, tra i miei pensieri, in una verifica di matematica lasciata a metà.

“hai sedici anni solo, mille persone sapranno renderti felice ancora, mille ne passerai già da oggi in poi” in sti giorni è la frase che ho sentito con più insistenza, quello che tutti mi hanno ripetuto.

Eppure nascono mille dubbi, mille se, mille ma. Quelli che non dovrebbero esistere, quelli che non dovrebbero esistere mai, eppure ci sono insieme a quella malinconia che hai lasciato, insieme a quella stanchezza di stare male, di buttare all’aria tanti attimi. Attimi che potrebbero essere preziosi. Una voglia immensa di ricominciare, di provare a farcela fin da ora, di smettere di pensare, di staccare la spina al registratore dei pensieri e l’impossibilità di trovare il tasto giusto. La spina per staccare tutto per lasciare spazio a nuovi sogni. Più colorati, più fantasiosi, più irraggiungibili, più diversi, solo con un più davanti.

E il vizio di pensare al passato quello non passa, quello resta. Quello ti impedisce di scorgere un futuro che diventa presente. E dici va be, passerà. Passerà. Passerà.

Vorrei esistesse quello strumento per misurale la nostra storia quanto ha valuto, quello strumento per misurare quanto ti ho voluto bene e quanto tu hai voluto bene a me. Ma forse questo non voglio saperlo, forse questo mi può far ancora più male di quanto sto già.

Non voglio qualcuno che mi faccia dimenticare tutto questo, non voglio qualcuno che ti cancelli. Voglio solo la mia vita. Quella di sei mesi fa. Quella che non era ancora basata su di te, quella che non viveva in funzione del tuo essere così diverso. Quella che era mia e non apparteneva a nessun altro se non ai miei sogni, quelli belli, quelli unici, quelli miei.

Ora rivoglio tutto questo, voglio tornare a vivere, voglio smettere con queste lacrime che arrivano tutte le sere alle undici e non mi lasciano dormire la notte, voglio dire basta a questa eterna tristezza, per diventare la protagonista di un nuovo viaggio. Quello del futuro.

Ale mi manchi. Mi manchi davvero. E so che questo è sbagliato. So che il domani può essere peggio dell’oggi, ma tu mi hai già fatto troppo male, troppo, mentre tu sei stato ancora fin troppo bene. Davvero troppo anche per questo. E non è giusto. Ho sofferto per me, per te, per noi in questi mesi, e tu invece no. Tu non sai niente. Tu non hai capito niente. Tu non ci sei mai stato in realtà in tutto questo tempo a dirmi “insieme andremo ovunque”. Devo capirlo questo.

Sei il mio passato. Che nemmeno riesco a vedere con un sorriso, che nemmeno i bei momenti mi fanno dire che è stato fantastico, quelli mi mettono solo tanta nostalgia.

Tu non devi far parte né del mio presente, né del mio futuro.

Ce la farò. Io ce la farò.

Perché forse inizierò a crederci.

Ciao ale, ti ho voluto davvero bene, forse ultimamente ti ho amato non lo so. Non lo so quello che è stato. Ho aspettato un tuo messaggio, qualche tua parola che mi dicesse che quelle parole in realtà non le pensavi e non sono arrivate. Ora è tardi. Davvero tardi. Troppo tardi per l’orologio della mia vita. Sei stato il viaggio dei miei ultimi mesi, che mi hanno portato 10 metri sopra il cielo e da quella altezza cadere tutte le volte è stato un incubo. E come ogni viaggio ora è finito. Torna indietro prenditi quei troppi ricordi che hai lasciato, smetti di farmi soffrire e vattene, per sempre. Non tornare più, il mio cuore è stufo di te. Del dolore che lasci ogni volta. È finita. È ognuna di queste lettere e come una spina nel cuore che punge e fa sanguinare.

Ciao ale. Ciao e non tornare più.

Fra

Nessun commento:

Posta un commento

Ciao a tutti!!!mi raccomando lasciate una traccia del vostro passaggio, mi farà piacere venirvi a trovare!