Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(Martha Medeiros)

domenica 10 febbraio 2008


un giorno di inferno ieri. una mattina orribile, un pomeriggio altrettanto e una sera in cui ho fatto l'impossibile per non pensare a te. a noi.
nonostante tutti i posti dove c'è il tuo ricordo, nonostante quanto questo sia difficile.
mi sveglio.
penso a te.
e capisco che quello che ho iniziato a provare per te è diventato qualcosa di estremamente forte. qualcosa di davvero grande. forse troppo non lo so. mi sento in trappola. sento di non avere vie di fuga dal posto in cui sono finita.

e non so senza di te quali cose non farei. non so se una mattina dovessi svegliarmi, dovessi capire di non avere più te di fianco cosa farei, dove andrei, cosa penserei, cosa no. come reagirei.
penso al giorno in cui tutto questo finirà, un giorno molto vicino, molto lontano...non so quando arriverà se prima o dopo...ma questo pensiero mi spaventa. anzi no non mi spaventa. molto di più. è una delle cose che mi fa paura. è come se qualcosa mi imprigionasse, qualcosa che mi ha preso, mi ha racchiuso in sè, mi ha fatto prigioniera, dandomi sicurezza, dandomi appoggio e quando un giorno non ci sarà più io cosa farò?!
e mi viene in mente l'immagine di un bruco, che si libera dal suo bozzolo e diventa farfalla.
lo so può sembrare stupido ma per me non lo è.

quellla farfalla che era rimasta al sicuro per così tanto tempo, che non aveva visto pericoli, paure si trova improvvisamente catapultata nell'infinità del cielo. per lei un mondo di cose nuove da scoprire, cose mai viste, cose fantastiche. ma dove finirà?! vivrà libera la sua vita o finirà catturata da qualche essere umano?

ecco così capisco che a me quello che mi sta succedendo non doveva succedere.
ho paura di stare male.
di nuovo.
ancora.
un'altra volta.
e solo una domanda....
??????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????'

alla fine di tutto questo un ringraziamento speciale alla persona più importante che in questo momento ho la fortuna di avere accanto, lei. mery.
lei che ieri sera ha cercato di non farmi pensare, lei che ieri sera mi ha tirato su il morale, lei che ieri sera mi ha fatto sorridere.
grazie di tutto, grazie davvero.
ieri sera è stata speciale.
TI VOGLIO BENE.
fra

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