"...e da allora sono perché tu sei,
e da allora sei, sono e siamo,
e per amore sarò, sarai, saremo."
Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
(Martha Medeiros)
Jonathan è quel vivido, piccolo fuoco che arde in tutti noi, che vive solo per quei momenti in cui raggiungiamo la perfezione.
il mio fratellone, Iaione.
già da piccola lo chiamavo sempre così, da piccola quando litigavamo ogni giorno per qualsiasi tipo di cosa.
è quasi un anno che non abiti più qua, un anno il 13 settembre e la tua mancanza si sente, anche se una volta non l'avrei mai pensato.
perchè tu sei ed eri tu, il mio fratellone grande.
un esempio, un esempio da seguire, con il tuo carattere, il tuo modo di fare, il tuo essere te stesso, il tuo avere sempre ragione, la tua determinazione e tutto quello che sei.
tu che mi hai insegnato le prime cose, tu che mi facevi giocare quando ero ancora piccola, tu che mi venivi a prendere all'asilo, tu che ti arrabbiavi se prendevo le tue cose, tu che mi facevi le boccacce e io mi mettevo a piangere, tu che mi mettevi ogni giorno un soprannome nuovo...tu che ancora adesso, e forse nemmeno lo sai, continui ad insegnarmi tante cose.
e penso che non smetterai mai di farlo.. mi viene in mente quando facevo le medie e tu mi aiutavi a fare inglese e mi dicevi sempre "vieni dal tuo maestro!!", si forse avevi ragione...devi essere qualcosa del genere per me....e non te l'ho mai detto: ti voglio bene.
in fase di costruzione il seguito....
Entrando nel tuo angolo ho respirato l'aria dei poeti a me tanto cari... ottima scelta
RispondiEliminaScusa l'intrusione passavo e non ho resistito a lasciarti un contributo... spero non ti dispiaccia... ciao ciao
Ciao Francesca..tutto bene? sempre il solito animo Poetico eh..eh.. complimenti! Ciao
RispondiEliminaTantissimi auguri di Buone e Felicissime Feste !
RispondiEliminaTi auguro Buone e serene feste a Te e Famiglia.
RispondiEliminaCiao, augurissimi!!!
Ciao Come stai? spero bene :-)
RispondiEliminaTi lascio un abbraccio affettuosissimo Lina.