
L’aria qua intorno si fa sempre più tetra e pesante, è come se quell’11 giugno fosse talmente lontano da non trovare le forze di vivere sti mesi, di aprire un libro e studiare, studiare davvero.
È come se attendessi la fine della scuola, o per lo meno la gita a Parigi, senza voglia di riprendere, di ricominciare un altro quadrimestre, i soliti compiti e le solite pagine bianche e nere.
Un pentamestre, cinque mesi mi aspettano e la loro lunghezza sembra davvero incredibile, destinata a non arrivare ad un capolinea.
E la prossima sarebbe già l’ultima estate, le ultime vacanze estive prima di un mondo talmente grande che è impossibile vederne i confini.
Fuori piove, fine fine, guardando meglio quelle gocce sembrano addirittura miste a morbidi fiocchi di neve ma altra neve non è forse quello che ci serve, c’è ne è ancora un metro li fuori.
Cosa dire di altro.
Tu che sei vicino e distante allo stesso tempo, tu che arrivi con le tue parole e tutte le sere con una buonanotte che mi ruba un sorriso. Dove andrai a finire? Nel dimenticatoio, in men che non si dica, o quale sarà il tuo destino?
sei davvero così triste? in fondo gli anni della scuola non sono per ninte strani... sorridi, e pensa positivo... ricorda k in fondo ci sono tante persone k ti vogliono bene...
RispondiElimina