Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(Martha Medeiros)

domenica 16 marzo 2008

creare glitter


ecco oggi è domenica. una di quelle domeniche in cui c'è una pila di libri che aspetta proprio me, ma la mia testa non aspetta loro.
oggi la mia testa ha deciso di non riuscire proprio a connettere, ha deciso che di libri non ne vorrebbe proprio più sapere. fuori c'è il sole. e c'è quel vento forte, forte.frasi glitter

apro la finestra per farlo entrare, per accoglierlo qua, tra i miei libri, tra le mie parole. per renderlo partecipe della mia vita. "adesso raccogli ogni momento, riposati un secondo, prenditi il tuo tempo, respira bene a fondo....e poi non ci sei più..." e oggi ci sono pure tante belle canzoni, "sei un miracolo, mi dai il coraggio per stare dove sto, sul ciglio di un equilibrio che non ho, questo sono io...ma con te ce la farò!" e i miei pensieri non si fermano volano lontano, lontano, scappano inseguono sogni, spiragli di luci, che portano ad un mondo tutto buio. oggi i miei pensieri non mi danno tregua, è come se avessero deciso di fare una gran bella rivoluzione. e intanto mi dico alle quattro inizio a studiare, alle quattro lo faccio, non posso rimandare. chissà alle quattro in realtà cosa farò. "usami, usami, usami quando vuoi, usami, maledetto a me che sto cedendo, son disposto a dimostrare cosa c'è fino infondo, l'importante che io sto inpiedi anche domani...e la ferma convinzione che sei un sole e non un raggio...usami, quando vuoi, usami. e dopo buttami."
"non sarai mai solo, non per la mia volontà, sarò sempre la a ricordarrti ceh sei come me".
ora che ci penso, ora che i miei ricordi sono davvero volati lontano, mi viene una cosa.
un anno fa.
lui. già proprio un anno fa, oggi, un venerdì però. e sempre la. sempre e solo la.
quanta strada è stata fatta, quante cose sono successe, e tu ora dove sarai mai?!
le persone non possono mai tornare indietro, e invece per i ricordi basta un secondo per tornare. chissà se questo è davvero giusto.
forse non potrebbe che essere così.
forse non avrebbe senso altrimenti.
ma nessuno su questo è certo.
fra

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