Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(Martha Medeiros)

lunedì 24 marzo 2008

26 marzo 2008


e anche pasquetta è andata. giornata tranquilla, passata a giocare a monopoli con mery per perdere...secondo me alla fine è colpa di viale traiano, lui centra sempre...come la colonna traiana. domani mi aspetta una giornata sui libri, domani mi impegno per davvero. se no finisco male, visto che mercoledì scuola ricomincia e io non ho ancora proprio fatto niente. e se inizio male poi chi la sente mia madre. però ste vacanze non so, sono state così strane. forse corte e veloci. le attendevo da non so quanto, mercoledì non vedevo l'ora di uscire da quell'incubo. tutto mi faceva così schifo. la classe mi faceva così schifo. la dentro non facevo che litigare, e parlare sempre con i soliti. loro per fortuna rimanevano ma per il resto, proprio non andava. quel mercoledì all'una e mezza ero semplicemente FELICE. finalmente tutto quell'incubo era finito. finalmente ne uscivo, finalmente avevo la mia libertà. finalmente non dovevo più vedere quelle persone che proprio non reggo, che proprio vorrei cancellare. che proprio mi fanno letteralmente S-C-H-I-F-O! eppure no quel mondo da schifo sta per tornare, e li pronto ad aprirsi di fronte a me e io non voglio entrarci, io non voglio. ma come faccio?come? manca un'eternità a quell'8 giugno...e il problema più grande è arrivarci. cavolo quella non è la mia vita, perchè devo viverla??? fra

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